Bolle

Bolle

Strappi,
semplici sgualciture,
robe usurate dal tempo
han preso pieghe strane
ora nonnulla le rompe,lise.
Abiti fantasiosi.
Tempo fa leganti eleganti:
profumi morbidi ,pensieri,
poesie,desideri carnali,
averli al lavoro, al calore;
sentirti rapito da dolce carezza,
dal bacio invaghirtene d’essi.
Quando, quel freddo d’inverno
macina, tua mente infelice,
che sogna nel sonno:
gelosia ti trascina allo strappo.
Abbandoni quel drappo ancor caldo,
lo vedi non tuo,
ti vedi non tu,
accogliere ancora in caldo quel dono
or non più.
Si piange quel caldo,
la roba coprente
che non hai più;
fantasia e sogno colpiti,
stordita vaghezza del nulla, respiri.
Sta male quel corpo agitato,
gli manca di loro parola
gli manca di loro desio
da dare al suo sogno .
Comunque,lanose avvolgenti
voglion caldezze,ancor,
di dartene corpo,
donartene pelle coi baci.
Elastici cuori ricolmi d’amore
all’atto prostrate
volere cucire gli strappi
che tempo produce
pur di sentire l’amore e il tuo pianto
poter ancora parlare di loro
sentirsi scaldare,
e loro scaldare ancor te.

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