Girovaga
Non posso mostrare
mio petto
quel bianco di tempo
che povero fa
allora era forte tirato
come corda a viola
bello, piacevole al tatto
forgiato,immerso in amore
frizzante col freddo o col caldo
scudiscio che batte sul cuore
mai egli stanco al desio
sè pentiva riguardo.
Or tu gitana viaggiante
su terre lontane hai tu meta
che chiede tuo cuore?
Perchè quelle mani
su in alto nei cieli
a cercare tu forse il perduto?
Non guardare tu zingara indietro
e l’amore e le stelle lontane
che non eran per te;
tu sei bella di veste coperta
colori i tuo occhi di buona dolcezza
che aprono stanze e pensieri
e dai petti di velli dorati
senza sforzo a volere vorrai
sia tua la scelta di chi fortunato sarà.
Un peccato m’angoscia o gitana
si foss’io or tuo giunco chinarmi
quando in piena amarmi vorrai.