Archivi del mese: aprile 2012

Mordecai Richler

La versione di Barney

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Sfuocando

Sfuocando

Viaggiare
stornato da destino
incontro a immagine particolare
che ti regge
sospeso a massa;
come
infinito piacere dondolo
di bambino:
gioco variopinto;
al piacere
reggere
mani incoscienti, di donna
per semplice donare l’inizio
cominciare al bacio
iniziazione;
religioso pensiero d’amore,
comune senso d’incontro
come conoscenza
naturale,
spontanea,
cuore trova.
Senza paura pennellarsi
di colori intimi e irruenze,
che giovani amori suggeriscono.
Legamenti a percorsi irreali,
trasformismi che istinto cattura,
passaggi di luce e d’astri
che fanno innamorar
anche le stelle.

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felicità

Felicità

Vestiti di niente o poco
continuo sguardo alla strada
aspetta emozione solo di poco
scintille ch’appena luce fanno
alzata la mano saluta appena
come lampo lontano di perturbante cielo
visi senza età e senza rughe
saluta piacere e calma senile
sfarfallio d’amore sprigionato
liberazione d’ansia
dimenticanza di triste vivere
strade far largo a luce
possibile comprendere
avvicinamenti cari amorosi
come accecanti chiarori biancoscuri
come via luminosa
ch’or impattan gli occhi miei
come foss’essa stella.

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Sortilegio

Sortilegio,
a vision di lei, senz’ombre sue,
quando a scoppiettar di luce
al giallo giorno,sole,piena,
di sè mostra facea,
… a me, qual mia;
sol poi che l’abbia in me tenuta
pel viso la bellezza e lei sognata
anco quando ch’ora al lume d’oro;
o quando averla accanto stretta,
a non scordare profilo suo
e labbra rosse piene
a leggero tocco d’accentuo,
d’arte, aver di mano dato;
pel suo profumar mie nari,
a rafforzare amore.
Sogno dir di lei
la sua figura ovunque:
busto,seni,collo,occhi;
diritta all’arti, mia gran vision,
quand’io le sue carni amai,
e lei con me dono farsi tutta.
Or che non trovo più
la cara donna,
per l’ossessione resa,
non petto batto
ma l’amerei
ad ogni modo e
tutte le mie forze,
ancora,più:
dimentico la sorte
ch’or m’attende.

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Gemiti

Gemiti

Venti d’aquila
a sfiorare sue piume in aria
suo il sibilo,
o natanti tra le canne sciolti
stridii
d’accennato piacere;
quando vespa immersa
scandaglia corolla aperta,gialla.
pronta a raccoglier seme,
sentirsi accompagnata
a quel sibilar scelta di stame
come di piacer
dell’essere di donna,
lasciarsi poi al fremito pungiglio
fin quand’essa lo vuol
tirarne ancora
che sue pensili gambe al vento
al polline sì gialle
facciano sentir pel il creato
ancor lagno d’amor
per esser
d’un lui o lei
smosso e vibrato.

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Ladra

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=5nGpA65dD5o

Ladra

Semplici movimenti assopiti
al corpo ch’or fermo assente
continuano quasi confusi
guidati dal ritmo di prima
mani che cercano ancora
or occhi da toccare e mano
da stringere e poi capelli
semplici movimenti assopiti
invano cercano sesso e labbra
da baciare ancora
quando corpo dorme stanco
appena coperto dal lenzuolo
caldo d’amore gesto ultimo
di lei amante
per quella notte completa.
Indossato appena
provocante veste
nel silenzio e notte
scappa come ladra d’amore
lasciando lui al sonno e sogno.

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Giardino d’inverno

Giardino d’Inverno

 

 

Ma insomma questa fretta

or che non sono più di fretta

a che vale tutta questa fretta

mi accosto volentieri ad essa

per veder cosa trascina nella fretta

viver più di corsa il giorno

o fretta aver mentre notte sogna.

Certo che di fretta vuoi mostrina

a far tutto di fretta un lesto fatto

ottenere senza alcun fatica

a partorire come oggi suole

un con tanta fretta pur di dar luce

con la lucente  lama,al taglio svelta.

Preoccuparsi ancora a correre veloce

a prendere mezzi a locomozione

affronto fare a ripidi pendii

pur di raggiungere tanta fretta in cima o a valle

negando agli occhi tuoi

fin l’orizzonte linea di luce che ti abbaglia.

Ma si lo voglio subito è più bello

volere da toccare e da mangiare

prendere sentire per la pelle

quel che era tenero anche

se or non sembra proprio quello.

Lasciarti vivere a capriccio

per bizzarrie d’altro  o d’altra

come si fatto pupo a solo stoffa

lasciarti sbattere su un giù sù

d’affanno duraturo

per sentirti invadere, tu dentro,

le labbra di quel calor speciale

che fa felice vita e ne produce ancor.

So quanto sia bello e quanto lesto

timoroso e in fretta l’adagio sulle labbra

un volerle amare tutte in fretta

un agitarle tutte un dentro un fuori

tutto di fretta cogliere raccogliere

senza che solo attimo  anche se in fretta

andasse poi perduto non so dove.

E poi sempre di fretta abito buttato

calpestato e sparso per il piano

e scarpe che non si trovan più

per fretta d’un dover far con tanta fretta.

Amanti amarsi si  come tagliati al tempo

nella fretta tutto presto

presto la sul tavolino o in ogni luogo

come un ragazzino che ha fretta

d’andarsene a vedere con gli amici

scambiarsene  la birra e le risate

al posto d’andar dimora con il sesso

al posto a sentirlo con la testa

o sentirselo cavalcar a pelo nudo

come di groppa di cavallo in corsa

ma anche di fretta.

Sentirsene suo gusto caramello.

Oh dolce oh mia cara fretta

oggi ti vedo  come vecchia stella

non ti amo, non voglio amarti in fretta

oggi son uno che malgrado svelto

cerco  quella che di contra e della fretta.

Cerco,mi piace andare non più di fretta

ma con calma fare a godere

di quel che rimane in vita

non più a scaramanzia nuotar di fretta

prima che non si può più

e l’epitaffio a mandare giù,

ma piano prenderti per mano

e carezzarti e baciarti ovunque

ma con calma

voglio gustarmi  tutto quanto perso

o trattato male, a giustificare fretta.

Capisco quella sveltezza ch’è desio

capisco che bisogna fare in fretta

pel mancato tempo che ci aspetta

ma non lasciamo tutto alla deriva in fretta

cerchiamo di vivere per come s’usa dire

con costumanza fatta di convento.

Non so , or spinto da cotanta fretta

quanto possano essere comprese

verità parole o pressa a poco;

Io starò fin che posso

qui al tuo fianco amato

dolente alla mia sorte io prostrato

sul  mio lo stallo, tuo considerato,

a raccogliere parole e desideri

per poi mischiarle con alchimia locale

a far divenire gente confidente  e mia

parlar di qualsivoglia oggetto

senza che fretta più insegua altro

a dimostrazione  di quanto

bello goder con calma sia.

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Rigetti

Rigetti

 

Rigetti di fiuti

di odori  a natura verde

quando colpito albero getta

ancora nuovi germogli.

Al piede

a mille forza a correre nel sogno

raggiungere di corsa

impatto a getto

di tronco legato a braccia.

Getto nuovo

su antichi  sostegni il corpo

che cerca ancora impiego,

di dare ancora

linfa d’amore,

vedersi attorno getti di nuovo,

attorniato di verde nell’ antico corpo

dimentico di passati tempi.

Ma tu grande fusto

ornato  di edere  rampicanti

di liane appigli e getti a fiocchi

ove natura alloggia

or grande o piccola specie

te scavalca o oltrepassa

non vedi  tu più l’ape che tu cerchi e

chiedi a te perché

il pungiglion non mostra.

Allor che viene vento

tu albero gigante

grande chioma fronda smossa

come di capelli ninfa

tu vedi sol squarcio

di blu del cielo

oltre tra il fitto bosco:vedi

svolazzare la regina e l’operaie

a cercar nuove fronde il verde e il fior,

lasciato, il tuo guardo, e, là, tua illusione

del vecchio com’è or

che si  presta,volentieri, al giuoco

sol come di canuto e infante

tenendosi per sè tutto quel caldo,

celando nella forza quell’istinto,

a supporto dare,ancora, per amore

sua linfa e umor.

 

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Finanza Economia Politica

“Cos’è lo svaligiare una banca rispetto al fondarne una?”. Con questo aforisma Bertolt Brecht intendeva affermare che gli strozzini del sistema bancario sono dei criminali ben più pericolosi dei malfattori che rapinano una banca.

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Sogni

I sogni sono l’espressione visiva dei nostri desideri e delle nostre angosce sepolte

http://www.youtube.com/watch?v=oVSg7jkJhNI&feature=player_embedded

 

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