Prenderti
tra sofferte plaghe mi incoraggia
mi incalza come nella più cruenta pugna
come da tromba e grido combattenti
vederti alla maniera mia diversa
come regina grande da vissuta vita
da esperienze e amori;
ora tu donarmi tutto ,quel che di te.
Raccoglierti quando ti doni
per amor
quando vuoi le carni ancora,
prenderti quando agiti il tuo cuore,
quando ancora robusti fai tuoi fianchi,
prenderti al giro in archi di violino curvata,
quasi sottomessa :quasi padrona,
regina e serva:
Tu ,far sentire tua parola,
far sentire la tua bocca,
farti ascoltare quando la tua lingua al bacio.
Prenderti e sentire,il sangue scorrerti tra vene,
come clessidra un voltarsi e risvoltarsi
a sabbia fine finita;
a cercar ch’ancora capovolta ,
a fronte di lussuria porgermi tue labbra;
per infin,
prenderti ancora
a sorprenderti ancora
a vederti ancora bere dalla fonte amore.
Poterti ancora prendere di te a raccolta a ancor.